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La ladra di sguardi
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Carroll, Sarah

La ladra di sguardi

Milano : Piemme, 2018

Abstract: Una madre con problemi di dipendenze e sua figlia, dopo mesi di vita per strada, si rifugiano in un vecchio mulino abbandonato. La ragazza deve diventare invisibile, dice la madre, perché altrimenti i servizi sociali potrebbero vederla e portarla via. Così trascorre il tempo nascosta a osservare la città trafficata e a fantasticare sulle vite dei pendolari. Finché un giorno si accorge che al suo passaggio la polvere nell'aria si muove in un modo strano, come se una presenza avesse cominciato a seguirla ovunque. Con l'aiuto di Guardiano, il senzatetto con cui fa amicizia, decide di affrontare quello che sembra essere un fantasma rimasto intrappolato nel mulino. Ma non solo. Decide che è anche ora di scacciare una volta per tutte i demoni che perseguitano sua madre. Età di lettura: da 12 anni.

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"E' strano. So che una volta vivevo per strada ma, anche se passo tutti i santi giorni a guardare la città, non riconosco mai niente. Però ricordo tutto. I vicoli e i portoni e le lattine dibirra e le urla e i nascondigli e la fame e il freddo e le notti piene di paura.
Ma non è sempre stato così. Si stava tanto bene. Prima che finisse tanto male."

Com'è vivere per strada chiedendo spiccioli ai passanti? Lo racconta la protagonista della Ladra di sguardi, romanzo di Sarah Carroll in cui una bambina narra la sua vita da vagabonda dietro a una madre alcolizzata. Lei non si ricorda come tutto è iniziato... un giorno abitavano a casa di nonna e il giorno dopo la mamma l'ha presa e l'ha portata via, senza spiegazioni, iniziando a girovagare senza una meta, con una sola preoccupazione, sfuggire ai controlli per evitare che mamma e figlia venissero divise.
Le giornate trascorse sedute sui gradini nel tentativo di racimolare qualche soldo per comprare da mangiare, le notti passate in rifugi improvvisati, talvolta in compagnia di personaggi inquietanti con i quali la mamma condivide il bisogno di bere e dei quali la bambina non si fida. Non era meglio rimanere a casa della nonna? Bisogna andare avanti, così dice la mamma. E andare avanti può significare anche occupare abusivamente un mulino abbandonato e ricominciare a vivere lì, in quel posto, nel quale la bambina deve stare nascosta, senza farsi vedere da nessuno, mentre la mamma esce promettendo, ogni volta, che tornerà.
Nelle ore trascorse da sola, la bambina fa amicizia con il Guardiano, un barbone che vive lì vicino e che ha lo sguardo malinconico, come se avesse un segreto che lo tormenta... non avrà a che fare con quella strana presenza – un fantasma? - che la bambina sente aggirarsi nel mulino, ma che non riesce a vedere? Il Guardiano le parla di Rose, sua figlia, che non è più con lui da tanto tempo. Poi un giorno uomini con caschi e giacchetti gialli entrano nel mulino, mettono la zona in sicurezza, dicono che demoliranno tutto per costruirci negozi e appartamenti. Questa volta sarà davvero il momento di andare avanti. E la bambina capirà perché la mamma non è più tornata. E perché quegli uomini l'hanno guardata, ma non l'hanno vista, come se fosse invisibile.

Nella "Ladra di sguardi" è la protagonista della storia a raccontare la propria vita, le emozioni, le paure, le curiosità di bambina. Non ha un nome, è solo “la” bambina e narra una storia importante, con un finale inaspettato.

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